Nei condomini dove la produzione dell' acqua calda sanitaria è centralizzata quasi sempre sono presenti dei contatori per la misura dei consumi idrici. Spesso risultano illeggibili in quanto vetusti...ma anche se fossero in qualche modo leggibili: qual è l'affidabilità del valore rilevato? In molti casi si tratta di misuratori che hanno più di 40 anni! Ovviamente il consiglio è quello di sostituirli, ma attenzione, fatelo con raziocinio, pensando a cosa dicono le normative. In quest'altro articolo Perché e quando sostituire un contatore di calore: il Decreto 21 aprile 2017, n°93 (centralizzato.com) abbiamo trattato il Decreto 93/2017 il quale indica che il classico contatore di acqua sanitaria da appartamento (di tipo meccanico e portata inferiore ai 16 mc/h) andrebbe verificato ogni 10 anni. Visti i costi è più facile sostituirli che mandarli in laboratorio, a banco, a far verificare/tarare. La cosa più importante però riguarda quanto introdotto dal Decreto 73/2020 ovv
I sistemi di gestione della contabilizzazione del calore e dell’acqua si possono dividere in due macro-categorie: aperti o chiusi. Il concetto alla base di questa classificazione è legato alla possibilità di leggere, operare e manutenere i dispositivi in maniera libera (aperta) o vincolata (chiusa). I sistemi chiusi sono caratterizzati da protocolli di comunicazione proprietari ovvero noti solo al produttore (e ai suoi operatori). Riferendosi al mondo delle trasmissioni in radiofrequenza (come, ad esempio, nel caso delle letture dei ripartitori di calore) ciò significa in primis che la lettura può essere eseguita solo dal produttore. Da un lato ciò garantisce la certezza del servizio ed un determinato livello di specializzazione però vincola il Condominio ad un unico prestatore del servizio. Si possono interporre diversi interlocutori (ad esempio: manutentori, gestori dell’impianto termico), ma la lettura, il trattamento dei dati, la loro elaborazione e la relativa assistenza fa