Termoconvettori
Si tratta di caloriferi costituiti da una batteria alettata al cui interno passano delle tubazioni che cedono il calore all'ambiente. Di solito sono all'interno di involucri in lamiera che con un effetto "camino" a convezione naturale veicolano l'aria calda verso l'alto.
Ne esistono molte varianti, ecco alcune fotografie che li caratterizzano:
- la sonda principale rileva la temperatura della batteria alettata (sonda a filo)
- la sonda secondaria rileva la temperatura della zona antistante al convettore
Attenzione: non confondere i termo-convettori appena descritti con i Ventil-convettori (anche detti fan-coil). Quest'ultimi sono anch'essi provvisti di una batteria alettata, ma inoltre sono dotati di ventilatori per la convezione forzata. Sui Ventilconvettori non è possibile installare i ripartitori; è necessario prevedere la posa di contatori di calore diretto sulle tubazioni.
Radiatori "fuori standard"
Vengono così definiti quei radiatori con forme, finiture, innesti che di solito caratterizzano i caloriferi di design che si discostano dai modelli più classici come i tubolari, lamellari, piastre, scalda salviette a tubi orizzontali. Di seguito alcuni esempi.
Questi bellissimi radiatori difficilmente trovano corrispondenza nei manuali dei produttori di ripartitori e pertanto l'applicazione dei contatori è spesso non fattibile o, nel caso migliore, piuttosto complicata. In fase di ristrutturazione di un appartamento collegato al riscaldamento centralizzato "a colonne" si consiglia di valutare di non installare queste tipologie oppure di farlo, ma modificando l'impianto per rendere possibile l'installazione di contatori di calore di tipo diretto sulle tubazioni evitando l'uso dei ripartitori.
Commenti
Posta un commento